MANGIARE POCO PER VIVERE PIU’ A LUNGO
Ormai è scientificamente comprovato: mangiare meno, e ovviamente mangiare bene, ci aiuta a vivere meglio e più a lungo! Infatti, eliminando alcuni cibi e le calorie di troppo, riusciamo a contrastare in modo più efficace i processi di invecchiamento, oltre che prevenire alcune malattie legate ad una cattiva alimentazione.
È lo stesso Luigi Fontana, ordinario di Scienza della Nutrizione all’Università di Salerno, che, in occasione della Conferenza Mondiale organizzata dalla Fondazione Veronesi, afferma che la chiave del processo contro l’invecchiamento e il decadimento fisico e mentale risiede nella dieta: sono stati infatti condotti alcuni studi che hanno dimostrato come una dieta ridotta del 40-50% comporti una riduzione del 50% di rischio di infarti e tumori.
Sicuramente la strategia più corretta è quello di eliminare dalla nostra vita la parola digiuno: questo è ciò che di più sbagliato potreste fare! E, non da meno, occorre eliminare tutte quelle diete “fai da te”, spesso improvvisate da amiche e conoscenti, ma che non portano né gli effetti sperati né la salute.
Premesso che la miglior “dieta” è una forma mentis senza imposizioni, ma che garantisce le giuste dosi di cibi salutari, evitando sacrifici immani e conseguenti abbuffate liberatorie e frustranti, ciò che conta è dare al nostro corpo il giusto apporto di calorie.
Al bando i cibi spazzatura che fanno bene allo spirito, ma nuocciono moltissimo al nostro corpo; occorre privilegiare innanzitutto tutti quei cibi che hanno un origine vegetale, partendo da frutta, verdura, cereali e legumi. Un’altra categoria da evitare è quella dei prodotti raffinati, ricchi di sale o zucchero.
Un altro suggerimento è quello di non fare troppi spuntini ravvicinati: gli specialisti, infatti, consigliano di lasciare tempo all’organismo per assimilare il cibo; quindi meglio rispettare i tre pasti principali (colazione, pranzo, cena), abbondando a inizio giornata fino ad un pasto più frugale nelle ore serali, interrotti dai due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio.
Niente esagerazioni, né in un senso né nell’altro: il giusto equilibrio aiuta più di tutte quelle drastiche diete a cui ci hanno abituato.